
Farmacie e SSN: esclusa da Iva la remunerazione aggiuntiva
Come già accaduto per le somme riconosciute in via eccezionale a tutte le farmacie per gli anni 2021 e 2022, a titolo di rimborso dei farmaci distribuiti in regime di servizio sanitario nazionale allo scopo di contrastare la diffusione del Covid, anche la remunerazione aggiuntiva prevista a regime dalla legge di bilancio 2023, a propria volta finalizzata a salvaguardare la rete di prossimità, anche sulla base degli esiti della suddetta sperimentazione, deve essere esclusa dall’applicazione dell’imposta sul valore aggiunto, non potendo essere qualificata come il corrispettivo di una prestazione resa a favore dell’erogante. La precisazione è contenuta in una consulenza giuridica fornita dall’Agenzia delle entrate.